Le provincie non sono affatto sparite.

13 ottobre 2014

di Gianclaudio Pinto in La Politica

Ora che le elezioni provinciali e delle città metropolitane sono terminate, posso dirlo che questo sistema è di un'idiozia assoluta e che la legge Del Rio è una pessima legge? Non solo non ha eliminato le provincie, ha solo eliminato il suffragio universale, ma ne ha anche aumentato potenzialmente il rischio di opacità amministrativa e lo dimostrano i tanti casi di intese strane in giro per l'Italia, da Taranto in poi.
Non ci si rende conto infatti che con consigli così raffazzonati si dovranno prendere decisioni importanti riguardo l'ambiente, la scuola, i trasporti e la viabilità, giusto per elencare alcune delle competenze più importanti che erano e restano in capo alle provincie.
Due cortesie chiedo al ceto politico di questo paese:
1) Non venite a raccontarci che la riforma Del Rio ha eliminato le provincie. E nemmeno i compensi, che negli statuti potranno rientrare sotto forma di "rimborsi", anche legittimi, ma non prendiamoci in giro.
2) Non venite a raccontarci che le larghe intese sono rese inevitabili dalla legge elettorale. Le larghe intese, lì dove si fanno, sono motivate solo dalla comodità e dall'interesse.
Ultime due riflessioni. Faccio i miei auguri al mio sindaco della città metropolitana di Bari, Antonio Decaro, e non lo invidio affatto. Deve essere dura fare occuparsi della città e di tutta la provincia. Lo spieghi a Renzi che lo vorrebbe pure senatore.
E a proposito del Senato, se ciò a cui stiamo assistendo è sufficiente, non è forse il caso di ripensare a questo senato eletto dai consigli regionali, con elezioni di secondo livello, come per le provincie, appunto? O lo aboliamo completamente o ripensiamo alla riforma. Perché se è andata così per le semplici provinciali, non voglio immaginare cosa potrà accadere per eleggere i senatori, su cui pende la possibilità che abbiano addirittura l'immunità parlamentare.

Tags: provinciali 2014, città metropolitana bari,

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