L'intervista di qualche giorno fa che ho rilasciato a La Voce Del Paese in cui ho raccontato cosa mi ha spinto a candidarmi e ho potuto cominciare a descrivere alcuni dei provvedimenti che vorrei portare all'attenzione del prossimo consiglio comunale. Buona lettura! :)
1. Qual è il motivo che ti spinge a candidarti al consiglio comunale di Putignano nella lista del Partito Democratico?
Sono appassionato di politica sin da bambino e negli ultimi anni ho scelto di impegnarmi attivamente. Cinque anni fa mi sono iscritto al Partito Democratico per non firmare più deleghe in bianco, sono stato membro del coordinamento cittadino tenendo spesso posizioni critiche verso le scelte dell'amministrazione, sono Coordinatore Regionale dell'area che fa capo a Pippo Civati e sono membro della Segreteria Regionale del PD. A 36 anni è arrivato il momento di dare più sostanza a questo impegno mettendoci la faccia nella sfida più importante per la nostra città. Credo che vada ricostruito il patto di fiducia tra politica e cittadini e per farlo la politica abbia bisogno di più coraggio, più senso di responsabilità e più capacità di dire sempre la verità, anche quando e scomoda.
2. Quali saranno i punti cardine della tua campagna elettorale? Una volta eletto, cosa faresti di concreto per i giovani putignanesi?
Voglio che Putignano diventi la città delle opportunità per tutti. Per i giovani, ma non solo. Credo che il problema principale in questo momento sia il lavoro e credo che la prima preoccupazione del prossimo consiglio comunale dovrà essere quello di trovare tutti gli strumenti possibili a disposizione di un comune per favorire la creazione di occupazione in tutte le forme, dipendente, ma anche autonomo, e per evitare che ci siano nuovi disoccupati.
Alcune proposte. Creare un team che si occupi esclusivamente di finanziamenti europei, nazionali e regionali, per intercettare risorse per i progetti comunali, ma anche per informare e affiancare i cittadini nei loro progetti di impresa.
Assegnare i locali di proprietà comunale, in particolare nel centro storico, a giovani imprese, professionisti e artigiani che vogliono avviare una loro attività. Azzerare la tassa di concessione per l'uso del suolo pubblico a quelle attività commerciali (pub, ristoranti, bar, pizzerie) che si impegnano a fare attività di animazione e intrattenimento culturale e musicale. Affiancare le piccole e medie imprese nel percorso di creazione di reti e internazionalizzazione.
Per cominciare dalle piccole cose, ma che credo possano aiutare il paese a ritrovare un po' di fiducia e di speranza. Centrali saranno anche le politiche che orientate a migliorare la qualità della vita delle persone e al rispetto del paesaggio.
3. È difficile oggi per un giovane farsi strada nella politica? Quali sono i suggerimenti che potresti dare ai giovani che sognano di fare politica? Cosa vorresti dire ai tanti giovani, delusi e disaffezionati dal mondo politico?
Farsi strada è difficile, ma per riuscirci ci vogliono passione, impegno, pazienza, costanza e coraggio. Io ci sto provando, ci proverò e credo che più giovani dovrebbero farlo. Questa delle amministrative può essere la buona occasione per avvicinare tante nuove energie alla politica, dovrà essere compito di tutti quello di non deluderle e non dimenticarle il giorno dopo le elezioni. Ai delusi e disaffezionati voglio solo dire che se decidiamo di non occuparci del nostro futuro, se ne occuperà qualcun altro al posto nostro. Quindi, se questo mondo non ci piace, se quello a cui assistiamo è contrario alle nostre idee, forse dobbiamo impegnarci tutti un po' di più per andare oltre e realizzare ciò che abbiamo a cuore. La mia generazione e quella dei più giovani, insieme, devono assumersi la responsabilità di costruire il futuro che vogliamo vivere. Il 25 maggio sarà un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza e su questo impegno cercherò il consenso. Dobbiamo rinnovare insieme la classe dirigente del paese e guardare ad una prospettiva più lunga e più larga.
5. Il sistema delle primarie cittadine ha portato a "rompere" gli equilibri della coalizione di centro-sinistra. Secondo te, cosa non ha funzionato?
Non ho condiviso la scelta di lasciare tutti liberi di votare a destra e sinistra. Credo che chi si riconosce in una coalizione abbia il diritto di scegliersi il suo candidato sindaco. Sulle regole siamo stati troppo teneri. Avrei voluto l'albo degli elettori del centrosinistra, lo chiedo e lo chiederò con forza per i prossimi appuntamenti, perché le primarie sono uno strumento di partecipazione serio e non può essere messo in discussione solo perché lo si è utilizzato con troppa leggerezza. Ho chiesto al segretario regionale di scrivere un regolamento quadro delle primarie in modo che in futuro non si ripetano gli episodi a cui abbiamo assistito in questi mesi non solo a Putignano. Poi non mi piace il rapporto tra politica e poteri, di tutti i tipi, che finiscono per influenzare il voto. Ma questo è un discorso che mi auguro di poter anche affermare nella prossima amministrazione da consigliere comunale e mi impegno ad affermare in ogni caso.
4. Cosa salveresti e cosa cancelleresti dell'amministrazione De Miccolis qualora fossi eletto?
Salverei la pista ciclabile, le politiche sociali, la biblioteca, l'attivo di bilancio e la scelta di partire con la differenziata. Rivedrei le scelte urbanistiche come quelle sui piani di rigenerazione, le opere incompiute e alcune scelte legate alla differenziata. Cancellerei le scelte riguardo il carnevale, il poco coraggio, la scarsa comunicazione e in generale il rapporto con la città che secondo me deve essere più stretto e diretto.
Ma al di là di tutto, ora dobbiamo andare oltre.
5. Un giudizio sul candidato sindaco del centro-sinistra Dino Angelini.
Ha avuto il coraggio di fare scelte complicate, come quella di far partire un anno fa la differenziata e di candidarsi a delle primarie difficili da vincere. Dino ha maturato in questi anni tutta l'esperienza necessaria a guidare il paese, credo che oggi insieme a lui si possa costruire un progetto collettivo nuovo e vincente per il centrosinistra e per Putignano.
6. Sei tra i promotori "Il Pavimento del Centro Sinistra". Quali sono le finalità dell'iniziativa?
Normalmente in politica si parla di "tavoli", noi abbiamo scelto di ripartire dal pavimento. Dalle persone, dai loro bisogni, dalle loro idee, per realizzare un programma all'altezza dei sogni e dei desideri dei nostri concittadini. Mi piacerebbe che questa esperienza continui anche dopo il 25 maggio e a prescindere dai vincitori. Perché i cittadini devono poter essere coinvolti nelle scelte sempre e devono poter controllare l'attività amministrativa che deve essere trasparente e rendicontabile.
7. Pronostico: Secondo te, chi vincerà le prossime amministrative? E perché?
Vinceremo noi, ovviamente. :) Al di là degli scherzi, non sarà facile affermarsi il 25 maggio, ma ci riusciremo perché sono sicuro che riusciremo ad offrire alla città la proposta politica migliore e più convincente con un candidato sindaco che rappresenta molto bene il passaggio tra un ciclo che si chiude e uno nuovo che si apre, un ciclo che mi auguro vedrà protagonisti nel prossimo consiglio comunale tante nuove energie e tante donne di valore.