La fila corta

09 maggio 2014

di Gianclaudio Pinto in La Politica

Noi italiani abbiamo una brutta abitudine che va cambiata subito. E' la nostra abitudine a chiedere favori per ottenere ciò che è di diritto. Ciò che non sopporto, come corollario a questa brutta abitudine, è l'abitudine dei politici di promettere favori. Ecco non sopporto i favori, i favoritismi, chi li chiede, chi li fa. 

Mi rendo conto che spesso si è pressochè costretti a chiedere il favore, perché le situazioni lo impongono, per esasperazione, per stanchezza, perché altrimenti la soluzione sarebbe semplicemente scappare. E anche scappare può essere un lusso per tanti.

Il problema è che il sistema è pensato apposta per alimentare questo schema: è difficile ottenere ciò che è di diritto, si è costretti a chiedere il favore, il politico è pronto a ricevere la richiesta e di poter fare il favore per poi poter capitalizzare il suo impegno. In questo modo è portato a aumentare gli ostacoli che dividono il cittadino dal suo diritto.

Vi faccio un esempio, così ci capiamo meglio. Oggi per provare ad organizzare un evento semplice in una piazza, in occasione di questa campagna elettorale, ho dovuto fare la pallina del flipper rimbalzando tra 7 uffici diversi e forse, dico forse, alla fine ce l'ho fatta, lo scoprirete insieme a me nei prossimi giorni. Vi confesso che la tentazione di alzare il telefono c'è stata, la tentazione di perdere la pazienza pure. Poi ho pensato a chi il ruolo di quella pallina deve sopportarlo ogni giorno, per fare impresa, per cercare lavoro, per un semplice certificato, per una prestazione sanitaria e per tanto altro. E ho capito che la soluzione era provare a realizzare una rivoluzione apparentemente complessa, ma in realtà molto semplice, fatta di due pilastri fondamentali.

La politica deve impegnarsi ad accorciare la fila, non a mantenerla lunga per poter poi intervenire e aiutare gli amici a saltarla. I cittadini devono cominciare a rispettare la fila. Punto.

A volte è complesso stare in fila, il tuo numero sembra non arrivare mai, il tempo passa e tu sei lì ad aspettare invano, mentre c'è sempre qualcuno che prova a passare avanti e tu ti senti il fesso di turno. La soluzione non è provare a fare altrettanto e provare a sentirsi più furbi, la soluzione è stare lì, aspettare il proprio turno e pretendere con forza che la fila sia rispettata e si accorci.

In questi giorni di campagna elettorale vi invito a non chiederci favori, ma a chiederci che la fila sia più corta per tutti. Appena sarà corta per tutti, ci saranno opportunità per tutti, in tutti i settori, e vedrete che vivremo tutti molto meglio. 

Se vogliamo un mondo migliore dobbiamo rinunciare al privilegio di poter saltare la fila grazie ad un amico influente e dobbiamo pretendere il diritto della fila corta per ottenere ciò che ci è dovuto. Solo così potremo davvero Andare Oltre.

Torna all'archivio